Spunti davvero interessanti quelli emersi dalla conferenza stampa di Juric prima di Verona-Roma: arriva la smentita relativa al mercato
Al solito, non si è trattenuto più di tanto in sala stampa Ivan Juric nella presentazione della sfida al Verona, con la Roma che scenderà in campo al ‘Bentegodi‘ alle 18 di domenica. Il tecnico, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha però offerto spunti davvero inediti in riferimento a quei giocatori che ancora attendono di fare il loro esordio in maglia giallorossa.
Arrivato lo scorso luglio dal Djurgarden per 4,3 milioni di euro, Samuel Dahl è ancora in attesa di provare la gioia del debutto. Acquistato per rimpolpare le corsie esterne nelle idee tattiche di Daniele De Rossi, all’epoca ancora allenatore dei capitolini, lo svedese classe 2003 ha disputato solamente una gara con la Primavera, senza mai vedere il campo con la prima squadra.
Juric, che si sta affidando al tanto caro 3-4-2-1, ha già in qualche modo trasformato lo spagnolo Angelino in uno dei difensori del suo schieramento a tre, sacrificando un po’ le riconosciute doti di spinta dell’ex Lipsia. La novità è che anche Dahl, che di ruolo sarebbe un esterno puro sul piede forte, il sinistro, sembra destinato a giocarsi il posto come braccetto di sinistra e non come alternativa a Stephan El Shaarawy e Nicola Zalewski, che normalmente si alternano in quella posizione.
È stato lo stesso Juric, nella suddetta conferenza stampa, a delineare il futuro tecnico dello scandinavo.
“Lo vedo come braccetto da difesa”: Juric svela il ruolo di Dahl
“Dahl è interessante: lo vedo come Angelino, da quinto perde un po’. Lo preferisco da braccetto di difesa. Sia lui che lo spagnolo hanno meno uno contro uno rispetto ad El Shaarawy e Zalewski, ma hanno un buon piede. Dahl si allena con grande fame. Magari, è partito un po’ indietro rispetto agli altri, ma mi sta piacendo per la mentalità che ha“, ha rivelato il mister alla stampa.
Inevitabili le considerazioni sulle conseguenze della posizione in campo che il tecnico intende affidare allo svedese. Rispetto alle parole di Florent Ghisolfi, che ad inizio anno aveva dichiarato che sulle corsie laterali sarebbero stati in sei, forse in sette, a giocarsi il posto, ecco mancare di fatto all’appello un altro possibile protagonista.
Con Celik titolare inamovibile a destra per il conclamato ritardo di Abdulhamid, anche a sinistra la Roma sembra essere un po’ a corto di interpreti, col ‘Faraone‘ e il polacco, tra l’altro in ballo per una possibile cessione a gennaio, unici depositari del ruolo sulla corsia di sinistra.